SELINUNTE
Selinunte era una antica città greca situata sulla costa sud occidentale della Sicilia, oggi costituisce il Parco archeologico più grande d'Europa. I ruderi della città si trovano sul territorio del comune di Castelvetrano, nella parte meridionale della provincia di Trapani. Nel sito archeologico, sull'acropoli vi sono alcuni templi insieme ad altre costruzioni secondarie, mentre altri templi si trovano su di una collina poco lontana.
Il nome di Selinunte deriva dal greco SèlinonSi distinguono tre zone. La prima, sulla collina orientale, raggruppa tre grandi templi di cui uno è stato rialzato nel 1957. La seconda, sulla collina occidentale e cinta da mura, è l'Acropoli, a nord della quale sorgeva la città vera e propria.
A ovest dell'Acropoli, oltre il fiume Modione, era un'altra area sacra contempli e santuari, dato che non si sa con certezza a chi i templi fossero dedicati,gli studiosi li hanno contrassegnati con le lettere dell'alfabeto.
Per completare la visita sarebbe auspicabile una visita alle Cave di Cusa, da cui provengono i blocchi utilizzati per edificare i templi.
Templi orientali - Il primo ad apparire alla vista è il Tempio E, ricomposto nel 1957. Dedicato ad Hera, risale al V sec. a.c. ed aveva una pianta complessa. Vi si accedeva dal lato orientale attraverso alcuni gradini che conducevano, oltre il colonnato, al pronao, preceduto da due colonne delle quali non restano che i capitelli, a terra, Acropoli, partendo dal parcheggio davanti all'entrata per i Templi orientali, proseguire fino al parcheggio successivo. Si estendeva su un'altura, al di là di una depressione chiamata Gorgo Cottone, dal nome del fiume che un tempo vi correva e che ospitava, alla foce, il porto della città, poi interrato.
Cinta da mura fin dal Vl-V sec. a.C. seguiva lo schema classico della città ippodamea, con tre arterie che si incrociavano ad angolo retto, intersecate a loro volta a 90° da strade più piccole, I templi - Salendo si scorgono le rovine del tempio A. All'interno, nella parete d'ingresso al naos, si trovavano due scale a chiocciola, le più antiche finora conosciute. Le rovine sono però dominate dalle 14 delle 17 colonne del tempio C, rialzate nel 1925. Dedicato probabilmente ad Apollo o ad Eracle. E' il più antico dei Templi di Selinunte VI sec. a.c. Le fortificazioni, percorrendo il decumano maggiore si giunge, in fondo, alla cortina muraria che cingeva l'Acropoli.
Ciò che vediamo oggi è la fortificazione successiva alla distruzione del 409, Santuario della Malophoros. Per raggiungerlo seguire il sentiero che costituisce il proseguimento del l° cardine a sinistra del decumano maggiore. Il santuario eretto in onore di Demetra Malophoros, dea della vegetazione e quindi protettrice degli agricoltori, sorgeva all'interno di un recinto sacro Temenos sull'altra riva del fiume Modione, scalo marittimo ed emporio della città, la zona archeologica di Selinunte è costituita dall' Acropoli, dalla Collina orientale, dal pianoro di Contrada Manuzza, dal Santuario della Malophoros in contrada Gaggera e da due Necropoli.
SCIACCA
Quella che i Romani chiamarono Terme Selinuntine è l’attuale caratteristico paese di Sciacca, che sembra tuffarsi nel mare, il cui centro storico, in parte racchiuso tra le mura, è un reticolo di vicoli ciechi e di cortili in stile arabo. I Normanni ampliarono la cinta muraria facendo spazio alla convivenza di Greci, Arabi e Franchi.
In età moderna, nel XV e XVI secolo d.C., sul tessuto dell’architettura civile medievale fu innestata la sontuosa edilizia dei palazzi dell’aristocrazia terriera – il Palazzo Steripinto ne è un esempio per tutti – e fu realizzato il circuito murario bastionato per volontà di Carlo V d’Asburgo. Al XVII secolo d.C. risalgono i radicali restauri delle chiese e dei conventi nelle forme barocche che oggi apprezziamo.
Negli anni ’50 del Novecento, la costruzione del Grand Hotel delle Terme e dello stabilimento di monte Kronio conferirono all’economia di Sciacca un’impronta turistico-termale di nuova concezione. Nel passeggiare per le vie del centro, si nota subito come la produzione ceramica sia per Sciacca più di un’attività artigianale, una vocazione: vasi colorati, pannelli murali e scalinate decorate da maioliche vestono la città in un festoso gusto rinascimentale.
Il Carnevale di Sciacca, con la sfilata di carri allegorici, è uno dei più antichi e suggestivi della Sicilia, e non può mancare la visita al museo tematico, alla periferia occidentale della città, in via Fratelli Bellanca.
CONDIZIONI DI PRENOTAZIONE
Il prezzo indicato comprende un numero da 1 a 4 partecipanti e non a persona, ogni persona aggiuntiva dopo la 4° vedi prezzi sul modulo prenotazione.N
on sono compresi pasti, biglietti ingresso ove previsti ed eventuali guide turistiche.
Totale durata Escursione circa 4 ore.
Prenotabile direttamente su modulo prenotazione cliccando su PRENOTA ESCURSIONE, avendo possibilità di scegliere data, orario e numero partecipanti.
Servizio effettuato con minibus di ultima generazione, forniti di aria condizionata, acqua e salviettine.